| |||||||||||||||||||||||||||||||
|
O. 01/08/2003 n. 362IDRICA IN SARDEGNA 1 AGOSTO 2003 (GU n. 216 del 17-9-2003) Programma commissariale «Acqua Nuova - Coste Pulite» - Realizzazione e completamento di interventi emergenziali del comparto fognario-depurativo. (Ordinanza n. 362) Il Commissario Governativo per l'emergenza idrica in Sardegna -Visto il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 13 dicembre 2001 con il quale è stato prorogato lo stato di emergenza idrica in Sardegna fino alla data del 31 dicembre 2003, confermando, sino a tale data, i poteri commissariali attribuiti al Presidente della regione autonoma della Sardegna con le pregresse ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri medesimo; -Vista l'ordinanza del Ministro dell'interno - Delegato per la protezione civile -n. 3196 in data 12 aprile 2002; -Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3243 del 29 settembre 2002, contenente ulteriori disposizioni per fronteggiare l'emergenza idrica in Sardegna, che all'art. 3 autorizza, fra l'altro, il Presidente della regione, commissario delegato, a porre in essere le azioni necessarie per «... progettare e, compatibilmente con le risorse disponibili, realizzare sistemi per l'adeguamento qualitativo, il collettamento, l'invaso, la distribuzione e il riutilizzo delle acque reflue provenienti da depuratori, avvalendosi anche delle reti irrigue esistenti e delle strutture dei consorzi di irrigazione e di bonifica e definendo il riparto degli oneri di gestione e manutenzione»; - Visto il Decreto legislativo n. 152/1999, come modificato ed integrato dal Decreto legislativo n. 258/2000, che recepisce la direttiva comunitaria 91/271 concernente il trattamento delle acque reflue urbane e che, in particolare: entro il 31 dicembre 2000, obbligava tutti i comuni con più di 15.000 abitanti equivalenti e, entro il 31 dicembre 2005, obbliga tutti i comuini con un numero di abitanti equivalenti compreso tra 2.000 e 15.000, ad adeguare il sistema fognario-depurativo ai nuovi limiti comunitari e nazionali previsti dalle norme su citate (articoli 27 e 31); -vieta gli scarichi sul suolo e nel sottosuolo al fine di proteggere le acque sotterranee e la qualità dei suoli da pratiche di smaltimento delle acque reflue che spesso non sono compatibili con tale fine (articoli 29, 30); -stabilisce che gli scarichi di acque reflue urbane che confluiscono nelle reti fognarie, provenienti da agglomerati con meno di 2.000 abitanti equivalenti e recapitino in acque dolci e in acque di transizione, debbano essere sottoposti ad un trattamento appropriato in conformità con l'allegato 5 entro il 31 dicembre 2005 (art. 31, comma 2); - auspica che i piccoli agglomerati ricorrano a tecnologie di depurazione naturale quali il lagunaggio o la fitodepurazione o tecnologie come i filtri percolatori o impianti ad ossidazione totale (all. 5, par.3). -Visto il Decreto 12 giugno 2003, n. 185, recante «Regolamento per il riutilizzo delle acque reflue in attuazione dell'art. 26, comma 2 del Decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152»; -Vista la richiesta dell'assessore della difesa dell'ambiente del 26 febbraio 2003, prot. n. 00367/Gab, di un Programma commissariale stralcio per la realizzazione di interventi urgenti del comparto fognario-depurativo; - Considerato che per la risoluzione dell'emergenza idrica in Sardegna e per far fronte ai gravi problemi di carattere igienico-sanitario e ambientale e consentire il recupero dei reflui adeguatamente depurati e il loro uso in agricoltura, si rende necessario predisporre, sia per l'immediato che per il medio periodo, un urgente programma commissariale per la realizzazione o il completamento di interventi emergenziali di primaria importanza; - Considerato che tale programma riguarda essenzialmente il comparto fognario- depurativo e che comprende i seguenti interventi: 1) «Realizzazione di un nuovo impianto di depurazione per Alghero». Schema n. 33 del Piano regionale di risanamento delle acque; 2) «Adeguamento dell'impianto di depurazione del centro abitato di Dorgali e completamento dell'impianto di depurazione di Cala Gonone». Schemi numeri 216 e 217 del Piano regionale di risanamento delle acque; 3) «Completamento impianto di depurazione e riutilizzo reflui del comune di Villasimius». Schema n. 270 del Piano regionale di risanamento delle acque; 4) «Realizzazione del sistema per la raccolta e la depurazione dei reflui civili dei comuni di Barumini, Gesturi, Las Plassas, Lunamatrona, Pauli Arbarei, Siddi, Tuili, Villanovaforru, Villamar, Villanovafranca, Mandas e Gesico». Schema n. 258 del Piano regionale di risanamento delle acque; 5) «Risanamento del Rio Cixerri - Realizzazione dei collettori fognari dei comuni di Iglesias, Villamassargia, Musei, Domusnovas e relativo impianto di depurazione - I lotto, collettore fognario dal comune di Iglesias al depuratore, opere di connessione ai fini del riutilizzo irriguo, comple- 6) «Rete fognaria con annesso impianto di fitodepurazione al servizio delle frazioni Modditonalza, Sa Contra e Sas Contreddas del Comune di Perfugas ». Schema n. 86 del Piano regionale di risanamento delle acque; 7) «Adeguamento del progetto esecutivo del depuratore di Ardauli e realiz zazione dell'impianto comprensivo del terzo trattamento». Schema n. 153 del Piano regionale di risanamento delle acque; 8) «Adeguamento impianto di depurazione del l'abitato di Alà dei Sardi alla normativa vigente e trattamento per recupero della acque reflue per uso irriguo e per la lotta agli incendi». Schema n. 107 del Piano regionale di risanamento delle acque. 9) «Completamento del nuovo impianto di depurazione e del relativo collettore fognario». Schema n. 20 del Piano regionale di risanamento delle acque. Descrizione interventi 1. «Realizzazione di un nuovo impianto di depurazione per Alghero». Schema n. 33 del Piano regionale di risanamento delle acque. Intervento. L'intervento consiste nella realizzazione di: -un nuovo impianto di depurazione nell'Area di sviluppo industriale (ASI) in località S. Marco, accanto al depuratore dell'ASI; -un collegamento con il depuratore ASI; - un collettore di trasporto dei liquami dall'attuale impianto di depurazione denominato «Mariotti» al nuovo impianto di S. Marco; -una sezione di accumulo e pretrattamento delle prime acque di pioggia attraverso la riconversione del vecchio impianto «Mariotti». Nel nuovo impianto di S. Marco verranno realizzate le seguenti fasi di trattamento: linea liquami: dissabbiatura, disoleatura, preaerazione e sedimentazione primaria, denitrificazione, comparto bivalente denitrificazione, aerazione, sedimentazione finale; trattamento atto a rendere il refluo depurato idoneo all'utilizzo in agricoltura: vasca di predisinfezione gruppo di filtrazione grossolana realizzata su 6 filtri a sabbia, comparto di disinfezione a raggi UV per la portata da inviare al riutilizzo irriguo della potenzialità di 600 mc/h; stazione di pompaggio al sistema irriguo della Nurra. Verrà inoltre realizzato un sistema di trattamento fanghi con digestione anaerobica. La soluzione progettuale proposta permetterà di conseguire i seguenti risultati: -soluzione dei problemi igienico-sanitari e ambientali di un centro urbano dove sono stati stimati 80.954 abitanti equivalenti; -utilizzo dei reflui depurati e affinati nel sistema irriguo della Nurra, mediante il loro conferimento al Consorzio di Bonifica tramite una condotta esistente e ubicata nelle immediate vicinanze dell'area dove sorgerà il nuovo impianto; - scarico dei reflui adeguatamente depurati nel rio Filibertu che confluisce poi nell'area sensibile dello stagno di Calich, garantendone l'equilibrio ambientale; -possibile utilizzo dell'impianto di depurazione dell'ASI per la parte residua di depurazione; -spostamento dell'impianto di depurazione dal centro urbano di Alghero; - eliminazione dello scarico a mare delle acque non adeguatamente depurate con evidente beneficio per le aree di balneazione; -ubicazione del nuovo impianto di S. Marco in un'area che potrebbe consentirne in futuro un eventuale ampliamento per lo scarso utilizzo a fini industriali dei terreni dell'ASI; - ubicazione dell'impianto in una posizione baricentrica del territorio comunale che in futuro potrebbe permettere di razionalizzare il sistema fognariodepurativo convogliando i reflui di altri centri urbani nel nuovo impianto di S. Marco. Stato della progettazione dell'opera e fabbisogni finanziari. L'impianto di depurazione è stato progettato nel rispetto dei limiti qualitativi previsti dal Decreto legislativo n. 152/1999 per quanto riguarda gli scarichi in area sensibile, nonchè dei limiti più restrittivi individuati dal Ministero dell'ambiente per il riutilizzo dei reflui ad uso agricolo. Si dispone di un progetto definitivo. Il costo dell'intervento ammonta a Euro 18.900.000,00. Il soggetto aggiudicatore è il comune di Alghero. «Adeguamento dell'impianto di depurazione del centro abitato di Dorgali e completamento dell'impianto di depurazione di Cala Gonone» . Schema n. 216 e 217 del Piano regionale di risanamento delle acque. Intervento. Nel territorio comunale di Dorgali sono previsti due distinti schemi fognariodepurativi denominati: Dorgali centro e Cala Gonone. Di conseguenza, l'intervento proposto è articolato in due parti: Dorgali centro: completamento del depuratore esistente e adeguamento alle disposizioni del Decreto legislativo n. 152/1999, considerato che il recapito dei reflui avviene in area sensibile. Si provvederà alla realizzazione di una sezione di ispessimento fanghi, al potenziamento della sezione di disinfezione e alla realizzazione del trattamento di affinamento dei reflui depurati per il loro recupero a fini irrigui da parte del Consorzio di bonifica della Sardegna Centrale. L'impianto di depurazione è in grado far fronte a 20.000 abitanti equivalenti; Cala Gonone: completamento del depuratore esistente e adeguamento alle disposizioni del Decreto legislativo n. 152/1999. Infatti, l'impianto è insufficiente al trattamento di tutti i reflui convogliati nel periodo estivo, per cui è necessario l'ampliamento del depuratore, con la realizzazione di una linea aggiuntiva di trattamento e il trattamento finale di affinamento per il riutilizzo. Nel periodo invernale sarà utilizzato solo l'impianto esistente. La capacità depurativa dovrà arrivare a 25.000 abitanti equivalenti. Stato della progettazione dell'opera e fabbisogni finanziari. Le opere sono state progettate nel rispetto dei limiti qualitativi previsti dal Decreto legislativo n. 152/1999 per quanto riguarda gli scarichi in area sensibile, nonchè dei limiti più restrittivi individuati dal Ministero dell'ambiente per il riutilizzo dei reflui ad uso agricolo. Per quanto riguarda il livello di definizione della progettazione disponibile, è stato predisposto il progetto preliminare generale che riguarda sia gli interventi nel centro abitato di Dorgali che quelli nella frazione di Cala Gonone. Il costo dell'intervento è di Euro 3.700.000,00. Il soggetto aggiudicatore è il comune di Dorgali. 3. «Completamento impianto di depurazione e riutilizzo reflui del comune di Villasimius». Schema n. 270 del Piano regionale di risanamento acque. Intervento. Il comune di Villasimius - area ad alto pregio ambientale e di grande valenza turistica - ha una popolazione residente pari a circa 3.000 abitanti che nel periodo estivo arriva sino a 60.000 abitanti. Il sistema fognario-depurativo al servizio dell'intero territorio comunale, comprese le urbanizzazioni sparse nel territorio (porto, lottizzazioni, alberghi, residences ecc.) consta di tre elementi fondamentali: -rete di collettori fognari e relative stazioni di sollevamento che raccolgono i reflui per convogliarli al depuratore centralizzato; - trattamento depurativo a fanghi attivi con una capacità, secondo le vigenti norme, variabile da 3000 A.E. a 30.000 A.E.; -trattamento di recupero delle acque reflue depurate e relativa rete irrigua di distribuzione, a servizio di una vasta area agricola e del verde pubblico. Il sistema descritto presenta alcuni punti critici che, soprattutto nel periodo estivo, possono compromettere gli standard di qualità degli scarichi. Infatti, la ridotta disponibilità idrica, a causa della forte diminuzione della piovosità, e la crescita sempre più rapida delle presenze turistiche, determina un aumento della concentrazione del carico inquinante talvolta superiore alle capacità del ciclo depurativo esistente, mettendo a dura prova l'impianto. Pertanto si rende necessario effettuare una serie di interventi per integrare l'esistente ciclo di trattamento delle acque reflue e consentire anche il trattamento delle acque di sentina della struttura portuale, capace di ospitare 800 posti barca. L'intervento proposto prevede il potenziamento sia delle fasi depurative che del trattamento terziario. In particolare si interverrà con una serie di nuove unità di depurazione a funzionamento parallelo con le fasi esistenti: fasi preliminari, sedimentazione primaria e secondaria e sistema di ossidazione, nitro-denitro e disinfezione, finalizzata anche all'ampliamento delle aree interessate dall'irrigazione. Stato della progettazione dell'opera e fabbisogni finanziari. Attualmente è disponibile il progetto definitivo. Il costo complessivo delle opere è pari a Euro 1.807.599,00. Il soggetto aggiudicatore è il comune di Villasimius. «Realizzazione del sistema per la raccolta e la depurazione dei reflui civili dei comuni di Barumini, Gesturi, Las Plassas, Lunamatrona, Pauli Arbarei, Siddi, Tuili, Villanovaforru, Villamar, Villanovafranca, Mandas e Gesico». Schema n. 258 del Piano regionale di risanamento delle acque. Intervento. Si tratta di un nuovo intervento che consiste nella realizzazione delle condotte fognarie dei 12 comuni indicati nel titolo per consentire di convogliare i relativi reflui, attraverso condotte extraurbane - anche queste da realizzare - in un impianto di depurazione centralizzato. A tal fine i comuni interessati hanno stipulato un Accordo di programma con l'ESAF che prevede, tra l'altro, la redazione della progettazione e della successiva realizzazione dello schema fognario depurativo. L'intervento è finalizzato a: proteggere l'area sensibile denominata «Forada de S'Acqua a Santu Miali» le cui acque sono destinate all'uso idropotabile; risolvere i problemi igienico-sanitari e ambientali di un'area dove sono stati stimati 23.000 abitanti equivalenti; trattare i reflui in maniera tale da consentirne il riutilizzo in agricoltura. Il progetto prevede: la realizzazione di circa 63 km di condotte fognarie, di cui 43 in caduta e 20 in pressione; un impianto di depurazione centralizzato, nel territorio comunale di Villamar, composto dalle seguenti fasi: pretrattamenti, sedimentazione primaria, predenitrificazione, ossidazione, sedimentazione secondaria, flocculazione, sedimentazione con pacchi lamellari, filtri a sabbia, disinfezione. La linea fanghi è composta da un sistema con digestione anaerobica. I reflui così trattati saranno inviati ad un accumulo e conferiti tramite condotta al Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale. Stato della progettazione dell'opera e fabbisogni finanziari. L'impianto di depurazione è stato progettato nel rispetto dei limiti qualitativi previsti dal Decreto legislativo n. 152/99 per quanto riguarda gli scarichi in area sensibile, nonchè dei limiti più restrittivi individuati dal Ministero dell'ambiente per il riutilizzo dei reflui ad uso agricolo. Al momento è disponibile il progetto preliminare. L'ESAF si è, comunque, impegnato a consegnare il progetto definitivo dell'impianto di depurazione entro settembre e il progetto definitivo dei collettori entro ottobre. Importi: 1° lotto collettori: Euro 8.088.542,61; 1° lotto depuratore: Euro 3.911.457,39. Il costo complessivo di questo primo intervento (1° lotto collettori e depuratore) è di Euro 12.000.000,00. Il soggetto aggiudicatario è l'ESAF. |
|
Normativa Italiana | Privacy, Disclaimer, © | Contact |
2008-2011©
|